Memoria storica per Aldo Moro

Il Centro Studi “G. Donati” per iniziativa del Presidente Giancarlo Niccolai ha voluto ricordare con un monumento uno dei più tragici eventi della nostra vita democratica: l’assassinio dell’On. Aldo Moro e dei cinque uomini della scorta avvenuto nel 1978.

Il progetto di Giovanni e Giampiero Bassi è stato intitolato “Memoria Storica” proprio per dare significato all’intento di cristallizzare un ricordo ad uso delle prossime generazioni. Il futuro si costruisce mediante il passato e ricordare imparando dagli errori della nostra società è il modo migliore per guardare con ottimismo al tempo che verrà.

Ed è così che l’opera di Bassi invece che come presenza si pone come “durata”, come tempo di una sperimentazione, come architettura.

Eretto nel 1979, inaugurato il 13 Maggio, il monumento si trova su un lato della chiesa di S. Francesco in Pistoia. Ci si stacca dal suolo storico della città con tre gradini che immettono in una passerella che porta i visitatori fra due rivoli d’acqua, mentre cinque lembi levigati di cinque pietre interrate portano incisi i nomi di uomini della scorta uccisi; in fondo un grande blocco piramidiforme di marmo rispecchia, come dal cielo, su di un piano inclinato una frase dello statista.

Qui, girando, si attraversa sulla destra la tabula che ricorda i 55 giorni della prigionia come un rosario di pietre murato a terra con razionale lucidità, sulla sinistra una collezione a rilievo di testate di quotidiani usciti in quel tragico giorno; l’installazione è completata da un ulivo, dono della città di Maglie, che osserva e protegge, come una sentinella, il cimelio.

Ogni anno in questo luogo si commemora, alla presenza di tutte le autorità cittadine, il giorno del rapimento e dell’uccisione degli uomini della scorta (16 Marzo) e il giorno del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in una Renault 4 in via Caetani (9 Maggio) dopo 55 giorni di prigionia.

“La “Memoria storica” dedicata ad Aldo Moro ed alla ua scorta, inaugurata il 13 maggio del 1979, rappresenta per tutta la città e soprattutto per quanti non hanno conosciuto il periodo dell’eversione terroristica, una occasione di riflessione di duraturo ricordo. Oltre alla commozione per il sacrificio di quanti hanno perduto la vita, bisogna rinnovare il patto fra le forze protagoniste della conquista della Repubblica e della Costituzione, per difendere e rinnovare la nostra democrazia. Ecco, il monumento che rappresenta il sacrificio dello statista Aldo Moro deve continuare a parlare al nostra cuore e alla nostra ragione, perché gli “anni di piombo” mai più tornino, nessuno abbassi la guardia e attenui la fermezza contro i nemici della democrazia.”

Giancarlo Niccolai, in occasione del 35° anniversario della strage di Via Fani