Il 28 settembre 2021, nel verde scenario del Parterre di Pistoia, L’Associazione “Pietro Borgognoni” ha organizzato la presentazione del romanzo “La lamina del tempo” di Mario Agnoli (Giraldi Editore 2020), secondo elemento della “Trilogia dell’Umano”, l’opera narrativa postuma dell’autore, che in vita aveva pubblicato un primo compendio narrativo, la” Trilogia della Riconquista”. La “Trilogia dell’Umano”, che si apre con il romanzo “La brughiera”, denso di tematiche esistenziali legate all’inquietudine psicologica e spirituale dell’uomo contemporaneo, che si ritrova a vagare privo di punti di riferimento, perso nella “brughiera dell’anima”, prosegue con” La lamina del tempo”, un romanzo centrato sulle vicissitudini psicologiche e relazionali dell’individuo, della coppia e della famiglia nella nostra società. Il romanzo, agile e sciolto nello stile, affronta con apparente semplicità, tematiche profonde legate allo sviluppo psicologico del protagonista, vittima nell’infanzia di un gravissimo trauma che lo segnerà per sempre, determinando ricadute improvvise, imprevedibili, apparentemente inspiegabili, sull’intero arco della sua esperienza, compresa la relazione amorosa. La complessità di quest’ultima viene scandagliata anche sul versante della partner, che proviene da un ambiente familiare apparentemente “normale”, ma carico di tensioni sotterranee, di rimpianti per mancate realizzazioni, di forzature autoritarie. La conflittualità di coppia, destinata a sfociare nella separazione, non trova un contenimento nell’assunzione di funzioni genitoriali in seguito alla nascita della figlia, ma, come spesso accade nella realtà di tante famiglie, segna pesantemente i primi anni di vita della bambina. Nel romanzo, come nella vita di molti bambini, la piccola trova rifugio e sostegno presso i nonni; ed è infatti la nonna, che non ha potuto esprimere appieno la propria personalità in un contesto familiare caratterizzato dal dominio maschile, che si rivela figura determinante per il recupero del rapporto fra i due ex coniugi, trovando in questa sapiente e paziente opera di ricucitura di rapporti un elemento di auto realizzazione. Un romanzo quindi in cui ciascuno di noi può per qualche aspetto trovare un rispecchiamento, rinvenire spunti che rinviano ad un tentativo di superamento dei conflitti, delle crisi di sconforto, della tentazione di rinchiudersi nel proprio dolore. Ritroviamo quindi in quest’opera, declinati nel contesto di una quotidianità di vita familiare e lavorativa, gli elementi che caratterizzano l’intera produzione letteraria di Mario Agnoli, narrativa e poetica: i grandi temi del dolore e della speranza, della sconfitta e della riconquista di noi stessi nelle vicissitudini della vita, la luce della fede, che rischiara anche i momenti più bui, l’anelito alla giustizia e alla pace fra gli uomini. Una letteratura basata quindi sui grandi valori della nostra civiltà, lucida ed acuta nel penetrare nei labirinti della psiche, affascinante per la delicata poeticità che la permea sempre, sigillo stilistico di questo autore. Un ulteriore apporto di impegni umano e letterario verrà a breve offerto ai lettori attraverso il terzo elemento della trilogia, il romanzo “Il ventaglio del tempo”, che riprende, ampliandoli e approfondendoli, i temi dell’opera che lo precede, e che quindi ci offrirà ulteriori spunti di riflessione su queste tematiche che tutti cin coinvolgono.
Marina Zampolini Agnoli
Centro Studi “G. Donati” ODV
Piazza San Francesco, 60 | 51100 Pistoia
cod.fisc.: 80010670471
tel: 0573 367251
e-mail: info@centrostudidonati.it
indirizzo pec: cstudidonati@pec.it
Testata giornalistica regolarmente autorizzata dal tribunale di Pistoia con provvedimento n. 189 del 26 Agosto 1974.
Direttore responsabile: Maurizio Gori
Redazione: Francesco Pacini, Marco Gasperini, Marina Zampolini Agnoli