Luca Bracali intraprende nel 1986 la carriera di fotografo e giornalista come inviato di testate sportive per i mondiali di motocross, motogp e, in seguito, di formula 1.
Nel corso della sua carriera firma numerosi servizi su riviste di viaggi, cultura e turismo; pubblica quattordici volumi (Storia Illustrata di Pistoia, I colori del viaggio, SOS Pianeta Terra, A rose is a rose is a rose, Amor Maris. I miti scolpiti di Alba Gonzales, Fantasie della Terra, Myanmar. The true essence, Pianeta Terra. Un mondo da salvare, L’Italia vista da Parigi, Rapa Nui. Genesi di un restauro fra storia, leggende e misteri, India. Sulle tracce di Madre Teresa di Calcutta, Il respiro della natura 1, Il respiro della natura 2. Ghiaccio fragile – Giunti Editore). Nell’arco di ventisette anni di reportage, visita ben 145 paesi.
La sua attenzione verso tematiche ambientali, quali lo scioglimento dei ghiacciai e il riscaldamento globale, è testimoniata da immagini scattate nell’Antartide e nell’Artide. Attraverso progetti fotografici collabora con ricercatori polari dell’università di Fairbanks in Alaska e della base di Barneo, punto di partenza di una eco-spedizione sugli sci al Polo Nord geografico nel 2009. Sarà tra i primi ad accedere allo Svalbard Global Seed Vault, nelle isole Svalbard. Grazie a tali missioni, documentate in più di quaranta trasmissioni radiofoniche e televisive, diventa membro dell’APECS (Associazione Giovani Scienziati Polari) e collabora successivamente con IASC (International Arctic Science Commitee).
Nel 2010 debutta come artista e le sue immagini vengono esposte a Roma, Milano, Napoli, Bologna, Sofia Kiev, Odessa Copenaghen, Hofn, Bruxelles, Yangon, Montréal e New York divulgando così il suo modo di concepire l’immagine: una composizione geometrica dai colori saturi dove la luce è uno degli elementi essenziali. Luca Bracali si impegna anche in campo televisivo e dopo un’esperienza di un anno come conduttore di un programma di viaggi e avventura in onda su Sky Italia, diventa regista della rubrica “Easy Driver” in onda su Rai 1. Seguono collaborazioni con Rai 2, in particolare con Tg2 e Tg2 Storie e con Rai 1 nella rubrica “Uno Mattina” e “Il caffè di Rai Uno” con documentari e servizi dedicati alle sue esplorazioni in chiave documentaristica, oltre che su Rai 3 a Kilimangiaro. È autore e produttore di un progetto denominato Planet Explorer, un live tour fotografico e video, pensato appositamente per il web che nel 2017 giunge alla sua undicesima edizione dopo Islanda, Sud Africa, Stati Uniti, Grecia, Marocco, Norvegia, Vietnam, Irlanda, Scozia, Svizzera, Australia, Malta, Azzorre e Italia, concluso il mese scorso.
E’ stato docente di fotografia per la Lorenzo de Medici e per The Darkroom a Firenze, ha insegnato fotografia ai corsi Academy di Canon per poi diventare “ambassador” per Fujifilm. Ha conseguito quattordici premi in concorsi fotografici internazionali legati alla fotografia e al reportage. È autore della copertina de L’ultima Thule, ultimo lavoro discografico di Francesco Guccini e di diciotto servizi pubblicati da National Geographic oltre che di pubblicazioni varie su New York Post, USA Today Post, Lens Culture, Fox News, PetaPixel, Daily Express, Daily Star, Daily Telegraph e The Sun.
Fra le sue oltre 50 mostre realizzate in Italia e nel mondo, la più importante, “Arctic under attack”, verrà esposta nell’aprile 2017 in Parlamento Europeo. Nello stesso anno diviene ambasciatore dell’associaziono no-profit “Save the Planet”.
Il Minor Planet Center di Cambridge (USA) gli intitola l’asteroide 198616 Lucabracali.
In un mondo sempre più alla deriva, preoccupato più dagli interessi economici che dalle risorse ambientali, la figura di Luca Bracali si stacca dal contesto raffigurando, attraverso l’arte, la bellezza di una realtà da preservare. Eccellenza del nostro territorio, fotografo e documentarista di fama internazionale, si distingue anche per l’attenzione nei confronti dell’universo che ci circonda e il suo nome brilla nel firmamento grazie all’asteroide che gli è stato intitolato.
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